A 86 ANNI BATISTIN SCIA NEL FILM
DELLA "ESCOLO DE COUMBOSCURO"
E' iniziato il montaggio della fiction di Sandro Gastinelli
Ultime e ulteriori siprese da parte della troupe guidata dal regista Sandro Gastinelli sul "Quiot di Martin" (grande falda della montagna a monte di Sancto Lucio di Coumboscuro) con Batistin, Giovanni Batttista Ulli, classe 1919, 86 anni compiuti lo scorso gennaio! La sciata è stata opera del coraggio di Batistin, che, pur essendosi rotto il femore due anni fa ha deciso, non solo di fare le riprese "in salita", ma si è cimentato in due belle discese fuori pista. Gli sci che calza sono quelli costruiti da lui medesimo circa cinquant'anni fa: legno di frassino, attacchi aperti e bastoncini in nocciolo. Batistin durante la seconda guerra mondiale era uno dei migliori sciatori della GAF (Guardia di Frontiera) in servizio sul confine italo francese, Alpi Marittime.
Batistin è stato in servizio quale portalettere sui monti della Coumboscuro per ben 51 anni. La sua famiglia è portalettere da tre generazioni: così suo padre, così suo nonno da metà ottocento. Batistin è il postino / falegname testimone dell'avventura della pluriclasse alpina di Sancto Lucio de Coumboscuro: dall'arrivo nel 1947 del maestro diciottenne, Sergio Arneodo, alla nascita del giornale Coumboscuro, della trouppe di Teatro "Coumboscuro", alla straordinaria produzione letteraria dei ragazzi, alla nascita, sempre all'interno della pluriclasse, dell' Ateìe d'Art Coumboscuro, laboratorio d'intaglio su legno.
Batistin (postino / falegname) è uno dei personaggi principali del nuovo film di Sandro Gastinelli "La straordinaria avventura di una pluriclasse alpina", che narra la "storia vera" della scuola di Sancto Lucio de Coumboscuro.
L'opera è stata girata a Coumboscuro in decine di paesi delle valli alpine italiane e francesi, poiché erano le contrade dove gli allievi della pluriclasse della Valle Grana portavano il loro teatro "a nosto modo" e avevano rapporti con i ragazzi delle scuole di montagna.
Un lavoro complesso, questo film, le cui riprese sono iniziate circa 18 mesi fa: "E' la mia prima opera - dichiara Sandro Gastinelli - completamente recitata. Una fiction che vede quali attori principali una ventina di ragazzini tra i cinque e i dodici anni. Oltre che nelle valli alpine del cuneese, la pellicola è ambientata a Torino, Liguria e Francia. Spero di riuscire a portare a termine con buoni risultati questa straordinaria avventura!".
Il nuovo film del "regista della montagna", è previsto in uscita a fine anno. Un nuovo lavoro, che ci auguriamo, goda dello stesso fortunato successo del documentario dedicato al mondo dei margari "Marghé - Marghìer", che sta ottenendo così ampio successo in tutta Italia e che abbiamo potuto ammirare anche su RAI 1, giovedì 25 gennaio scorso.
C'è un gioco di sculture lignee a Sancto Lucio di Coumboscuro, te le vedi in chiesa su per la navata: modellati bruni sulla vita del Cristo, ritmo di luci ed ombre di netta incidenza, forme che richiamano l'altro toccante Cristo, quello che, arrivando lassù, ti vedi vibrante di tensione contro il bel campanile romanico.
Siamo in Coumboscuro (valle Grana), il 6 gennaio 2006, lassù, in quella chiesa, diventata quel giorno platea occasionale di spettacolo, come accade ogni anno per "Lou journ di Réi", il giorno dei Tre Re (Epifania). E' l'appuntamento che quassù apre regolarmente, e da sempre, l'annata provenzale: appunto noto alle due Provenze, di qua e di là delle Alpi.
Lo si è visto appunto il giorno dell'Epifania: gran gente, pubblico di varia provenienza, amici nostrani e transalpini. Erano lì per vedersi Mourrenhòlo; il dramma teatrale in lingua a "nosto modo" provenzale di Sergio Arneodo, interpretato scenicamente dalla troupe del "Teatre Coumboscuro", nota per il suo repertorio specifico (drammatico e comico) in lingua provenzale.
Ma Mourrenòlo, appunto! Il dramma di Arneodo si colloca nella montagna, un contrasto testo tra due borgate, Sartièro e Mourrenhòlo, diverse per posizione, per gente, per interessi diretti, ma uguali, per malintesi: gelosie, vicende passate. Mourrenhòlo, sul culmine della valle, è la chiave possibile di sopravvivenza, ma la vera salvaguardia forse è una donna, Nhés (Agnese), che ha sposato Vincén (Vincenzo), "Lou réi di pastre" (il re dei pastori, come lo chiamano). Le greggi di Vincén riusciranno a salvare la valle dall'abbandono? Dal contrasto antico tra borgata e borgata?Nhés ci scommette! Ma deve fare i conti con Coustàn (Costanzo), un altro pastore, di lontana, misteriosa provenienza, ma al vera: lui vuole conquistarsi l'amore di Nhés, ma per la donna prima c'è la famiglia, c'è la sua terra!
"Mourrenhòlo", sì: un dramma che il "patois" provenzale delle nostre valli riesce in scena a tingere di realismo, a modellare nel dialogo, nei toni espressivi, nel toccante contrasto di ribalta. Ed il pubblico venerdì scorso lo ha avvertito, ne è stato coinvolto. Appunto da quell'esperienza vissuta, da quell'universo, che è - e rimane - la nostra storia valligiana e frontierasca, traggono colore e respiro le creazioni teatrali di Coumboscuro, presentante regolarmente il 6 gennaio d'ogni anno, "Journ di Réi", apertura dell'annata provenzale. Il numeroso pubblico giunto dal Nord Italia e dalla vicina Francia, attendeva un'altra prova del "Teatre Coumboscuro". Il lungo applauso scaturito ha premiato lo sforzo della troupe a cui è seguito la musica dei provenzali "Aroundo", giunti da Orange, e dell'entusiasta formazione dei "Fiét de Coumboscuro", gli allievi di ieri e di oggi di quella scuoletta alpina, in cui, da oltre cinquant'anni, italiano, francese e provenzale si incrociano e Fréderic Mistral tiene il passo con Mollier, De Amicis, Alvaro e Pirandello. Su questo sfondo di ampio respiro e di creazione letteraria ha potuto lavorare Mauro de Prachistel con la sua esperienza di musicista ed ottenere da quelle giovani voci una espressività ed una freschezza emotiva che ha entusiasmato il pubblico.
La "capitale dei margari" ha accolto trionfalmente il nuovo film di Sandro Gastinelli dedicato ai margari, quella categoria di allevatori nomadi, che da sempre caratterizzano le zone del Sud Piemonte. Un'affluenza massiccia che il Politeama civico non ha potuto contenere.Sotto la regia del conduttore Piero Dandone, la serata è volata via con la proiezione del film e in seguito una estemporanea "rudunà", con i protagonisti della pellicola sul palco. Sandro Gastinelli continua ad inanellare successi e le sue opere, dedicate alla realtà montana e rurale delle Alpi Occidentali, stanno diventando un riferimento obbligato per la filmatografia e la documentazione sulla civiltà del Sud-Piemonte. Lunedì 5 dicembre 2005, il popolo nomade dalla duplice dimensione, che in inverno si chiama "Marghé" (in lingua piemontese) e in estate "Marghìer" (in lingua a nosto modo provenzale), ha abbracciato con un calore umano ed emotivo il regista bovesano. Un successo che, ci auguriamo, abbia uguale intensità e fortuna nei filmfestival internazionali.
I giornali annunciavano oltre quarantamila persone, ma la giornata di sole e di cielo azzurro ha fatto confluire su Istres, cittadina delle Bouches du Rhone in Provenza, una quantità incalcolabile di sostenitori della civiltà provenzale. Pastori, agricoltori, gente comune e pubblico generico in una grande kermesse iniziata sabato pomeriggio con riunioni e congressi, continuata la sera con la cena dei "pastre". La domenica la messa in provenzale nella grande stalla del "mas" (fattoria) nella landa vicino alla Crau, dove la lingua provenzale echeggiava tra campi, piccionaie, stalle, cantine e antichi cascinali. L'éclat della festa si è sviluppata, poi, nel pomeriggio della domenica dove una fiumana di 3.000 agnelli (che fa parte di un unico gregge di oltre 9000 capi), cavalli da tiro adobbati a festa e la "careto ramado" (carro ricoperto di rami verdi, in segno di prosperità), hanno persorso - assieme Lou Trelus, al gruppo da strada Fatirar di Coumboscuro e numerosi personaggi in costume di Arles - con fierezza le strade di Istres. Due giornate di orgoglio provenzale, che hanno dimostrato come la civiltà della bassa Provenza è ancora una realtà viva e ben ancorata alla terra.
Al mercato coperto di Cuneo è stata effettuata un' installazione sonora nel mese di ottobre 2005 denominata Outer Limits , presentata simultaneamente in Australia, Italia e Danimarca. Si tratta di un progetto internazionale di paesaggi sonori, risultato della collaborazione tra la School of Art della RMIT University di Melbourne, il Multimedie Departement della Aarhus University ed il Dipartimento Musica e Nuove Tecnologie del Conservatorio di Musica ³Giorgio Federico Ghedini² di Cuneo. L¹installazione ha utilizzato un sistema di diffusione surround per investigare le dimensioni che definiscono e qualificano gli ambienti acustici di Melbourne, Cuneo, ed Aarhus. Il brano ' giorno di mercato ' del compositore Bruno Fabrizio Sorba presentato all'interno della manifestazione contiene materiale sonoro primario registrato in Valle Grana, a Sancto Lucio di Coumboscuro, in Provincia di Cuneo. La composizione rappresenta virtualmente un percorso sonoro dalla montagna alla città, al mercato appunto, e viceversa, in cui l'ascoltatore è accompagnato ad osservare acusticamente le diverse sfumature captate. Sono stati utilizzati elementi sonori relativamente semplici, il frinire delle cicale, dialoghi e rumori di mercato, suoni di festa. Oltre a rappresentare un percorso sonoro attraversante spazi dimensionali eterogenei, 'giorno di mercato' mette in evidenzia la correlazione tra il mondo degli insetti, regolamentato dalle leggi della natura, e la società (apparentemente) evoluta dei nostri giorni, accostando due realtà diverse sotto il profilo dimensionale ma affini da determinati punti di vista, soprattutto comportamentali. Il brano può essere eseguito con l'ausilio interattivo del pubblico, per enfatizzare e sottolineare come alcuni comportamenti uomo - animale siano in realtà molto simili, anche se all'apparenza celati da diverse parametrizzazioni temporali e dimensionali. La versione interattiva può distorcere tali valori appartenenti ai due mondi cercando di unificare ed amalgamare le due sorgenti.
"Market Day" - Bruno Fabrizio Sorba (8 channel tape)
Market Day virtually represents a resounding journey throughout different localities in the city of Cuneo, from the mountains to the city itself, to the fair and vice versa, where the listener catches several different tunes.
Quite simple resonant elements have been used, such as the cicadas' chirrup, the dialogues at the market place and the joyful bells.
Besides representing a resounding journey throughout heterogeneous spaces, "Market Day" points out the relationship between the world of insects, ruled by the rules of nature and our apparently highly developed society, associating two realities, with a different dimension, but similar in their behaviour.
The piece will be performed with the audience's interactive participation, to emphasize and underline as some human and animal behaviours are alike, even if apparently different, disguised in temporal and dimensional parameterisations.
The interactive version will distort the values belonging to the two worlds in order to unify and combine the two sources.
Dietro le finestre la neve cade abbondante. Là una traccia di animale, sorpreso anch'egli dallanevicata improvvisa: eppure ieri sera, la notte fredda vibrava di stelle e di immensità! Un temporale si dice... e un risveglio più soffice e seducente.
Encuéi anaren per i quintane a garar neu e a veire se l'aigo a jala per la vio de la touscho dal Couvent: ilamoum i-a encaro de bosc da pourtar chabal per eschaudar l'uvern, que estumatin, s'es fach (per quand de mes?) un de nousiauti.
Traduzione dal provenzale: Oggi per le stradine tra le case, toglieremo la neve e andremo a vedere se l'acqua è gelata lungo la strada del bosco del Counvent: lassù c'è ancora legna da scendere a valle per riscaldare l'inverno, che da questa mattina, è diventato (per quanti mesi?) uno di noi.
Il CD "Maschi Femmine e Cantanti" prodotto da FESTENAL - popoli e culture d'Europa / Forrest Hill Records segna il debutto ufficiale del Corou de Berra nella prestigiosa World Music Charts Europe (WMCE) occupando nel mese di novembre il 12° posto. Il raffinato coro polifonico di Nizza insieme al Quartetto d'archi Naxos interpreta alcune delle più belle canzoni di Fabrizio De Andrè in una performance appassionata, originalissima e di altissimo livello. Nella sua declinazione tutta italiana, elegante e nuancèe il Corou De Berra sta ottenendo un grande successo in molti paesi europei. Un risultato di prestigio per le produzioni del Festenal - popoli e culture d'Europa, tese a nuovi traguardi artistici.
Il CD Maschi Femmine e cantanti è in distribuzione nei migliori negozi di dischi, oppure richiedilo a info@coumboscuro.org
Il film di Sandro Gastinelli, dedicato ai margari del Sud Piemonte, è stato presentato a Cuneo, Centro Incontri della Provincia il 4 novembre. La straordinaria affluenza (decine di persone non hanno potuto entrare) ha confermato l'interesse per la nuova produzione di studiouno / Festenal, che ne ha curato la colonna sonora, eseguita dai Fantasmagoria. Il film ha beneficiato della grande risonanza ottenuta il 13 agosto 2005, in occasione dell'anteprima assoluta, inserita nella programmazione del 29 Festenal - popoli e culture d'Europa , con la proiezione ai 2150 m.del "Gias del Tibert" (Valle Maira - Cuneo). Il Filmfestenal da "più piccolo filmfestival di montagna al mondo" si rivela, grazie alla sensibilità e la professionalità del suo direttore artistico Sandro Gastinelli, polo di propulsione culturale e creativa per le Alpi italiane. Rosbella di Boves è simbolo di questo piccolo miracolo, lontano dai grandi poli metropolitani.
La puntata interamente dedicata al Roumiage de Setembre 2005 andrà in onda il 16 novembre alle ore 21,00.
I Fiét de l'Escolo de Sancto Lucio de Coumboscuro, hanno avuto in visita il fotografo di GEO, la rivista dedicata ai popoli e ai luoghi del mondo. La piccola "Escolo" continua la sua avventura quale laboratorio didattico capace di promuovere cultura ed interesse in Italia ed all'estero. Il servizio uscirà sui numeri di gennaio o febbraio 2006, della rivista GEO, ora anche in edizione italiana.
L'autore e regista televisivo Antonio Ricci e lo scrittore Nico Orengo, direttore di TuttoLibri de La Stampa, posano con il libro in lingua provenzale "Nosto pouesio", l'antologia che raccoglie cinquant'anni di poesia della pluriclasse alpina di Coumboscuro. Un simpatico omaggio alla produzione poetica dei "fiét" e un gesto di apprezzamento verso la letteratura provenzale moderna.
Sono in pieno svolgimento le riprese del film "La straordinaria avventura di una pluriclasse alpina" (titolo provvisorio), diretto dal regista Sandro Gastinelli ed interpretato da un numerosissimo cast di attori non professionisti, provenienti da Coumboscuro, Valle Grana e territori limitrofi. Si tratta della "vera storia" della scuola pluriclasse di Sancto Lucio de Coumboscuro, fucina di letteratura, artisti, poeti, artigiani e culla della rinascita della lingua provenzale alpina tra Piemonte e Provenza. La produzione, sostenuta da Coumboscuro Centre Prouvençal, annuncia la fine delle riprese entro il mese di ottobre.
Dal 29 luglio il 29 Festenal ha persorso tutto il nord Italia, attraverso una fitta programmazione di serate di cinema, musica, teatro, danza, con artisti provenienti da 12 paesi europei. Durante il 2005 il Festenal ha prodotto la colonna sonora del film "Marghé Marghìer" di Sandro Gastinelli e due CD musicali:"Maschi Femmine e Cantanti" (il canto di Fabrizio De André con il Corou de Berra e il Quartetto Naxos) e "Piemonte e Provenza, la donna nel canto popolare" della Camerata Corale la Grangia.
Domenica 4 si è chiuso l'evento provenzale internazionale. il tema scelto "r' ESISTENZE", in occasione dei 60 anni dalla Liberazione, ha rappresentato un valdo fil-rouge. che ha condoto migliaia di persone lungo itinerari che hanno fatto incontrare, persone, idee, emozioni e commozioni...
La storia del pastore Remy Fortul, padre di 11 figli, abitante in Alta Valle d'Ubaye, in Provenza, pastore, agricoltore, scrittore... ha segnato, con parole di grande concretezza e passione, l'incipit del Roumiage 2005, tradottosi tra domenica 28 agosto e domenica 4 settembre, in incontri spontanei, danze, "lou Foueiassier" la notte del fuoco, la splendida performance dei Gog i Magog con lo spettacolo Freaks, l'incredibile incontro tra la cantante tradizionale Oumbelino e il chitarrista rock Mhon (vincitore del Printemps de Bourges) e l'apprezzatissimo "Il contadino che coltivava parole", teatro itinerante dedicato all'emigrazione che ha segnato le terre tra Piemonte e Provenza e terre lontane, svoltosi sui balconi, prati e piazze di Coumboscuro: un itinerario nella memoria e nella quotidianità che ha chiuso (grazie alla apprezzatissima professionalità e bravura della compagnia di Assemblea Teatro di Torino) con straordinaria efficacità e poesia il Roumiage 2005.
Il canale Marco Polo di SKY, seguirà la manifestazione Roumiage de Setembre, incontro provenzale internazionale. Una trouppe dell'emittente seguirà l'evento provenzale per una trasmissione dedicata sul canale satelliare.
"La Rugiada sul filo del Ragno" con Alice, Erri de Luca, Francesco di Giacomo, attori e musicisti... L'evento è stato ideato per la celebrazione dei 70 anni del Parco Nazionale dello Stelvio. Dopo la partecipazione ad Entracque - Cuneo (vedi fotografia) Sean Hepburn Ferrer assicura la propria presenza in Trentino. Prima dello spettacolo illustrerà il programma "All Children in School" promosso dall'UNICEF, di cui il 29 Festenal è partner europeo.
La colonna sonora è stata registrata dal gruppo Fantasmagoria (Inghilterra, Olanda, Francia, iralanda) e prodotta dal Festenal - popli e culture d'Europa. Una idea Made in Coumboscuro.
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la musica provenzale del Festenal ha incontrato le Marionette del puppets Festival di Sangiacomo. Una serata di grande musica e divertimento.
Sala gremita, a Coumbosuro per la premiazione del concorso di letteratura provenzale "Uno terro uno lengo un pople" 2005, sabato 18 giugno scorso. L'iniziativa era stata lanciata durante lo scorso settembre in occasione del 100 anni del Nobel ottenuto dal poeta provenzale Frédéric Mistral.
Il gruppo world prodotto da Coumboscuro è stato scelto quale testimonial UNICEF per il progetto "All Children in School" promosso dalla Audrey Hepburn Children Fund. Il 29 luglio al forte di Fenestrelle e il 31 luglio a Boves Sean Hepburn, figlio dell'attrice e presidente della fondazione, porterà il messaggio umano e di grande solidarietà che il progetto decennale promuove: la scolarizzazione di 120.000.000 di bambini nel mondo. I Marlevar sosterranno l'iniziativa attraverso il loro concerto dal vivo.
Coumo anunsià, Coumboscuro Centre Prouvençal vous porto l'envitasioun per retroubasse en oucasioun de la premiasioun dal councours de literaturo "Uno terro, Uno lengo, un pople" 2005. Aquest an nous retroubaren a Sancto Lucìo de Coumboscuro, sande 18 de Sen Jan 2005 a 17.00 l'apres dinar.
Coumboscuro Centre Prouvençal annuncia che la premiazione del concorso "Uno terro, uno lengo, un pople" 2005 si svolgerà , a Sancto Lucio de Coumboscuro - valle Grana, Cuneo, sabato 18 giugno 2005, alle ore 17.00.
Il programma prevede la rimessa dei premi sezione adulti e sezione scolastica e la lettura di alcune opere vincitrici. Seguirà un momento di festa e di incontro.