L'Escolo di Sancto Lucìo de Coumboscuro, da cinqu ant'anni è laboratorio didattico per il plurilinguismo. Nella pluriclasse è nato il primo nucleo di riscoperta della civiltà provenzale alpina in Italia e si è fondata l'associazione Coumboscuro Centre Prouvençal.
La scuola elementare, oggi conosciuta come "L'Escolo de Sancto Lucio de Coumboscuro" rappresenta soprattutto, la straordinaria storia di una pluriclasse alpina, che negli ultimi cinquant'anni ha lasciato una rara testimonianza di vita e di sentimento, ad oltre mille metri di quota, nelle valli alpine occidentali. Nella scuoletta di Sancto Lucio de Coumboscuro, decine di allievi, stimolati dai loro insegnanti, hanno creato un patrimonio di grande valore letterario in lingua locale provenzale alpina, che ha pochi confronti.
Una esperienza didattica alla "Don Milani", da cui è nato il Movimento Coumboscuro e Coumboscuro Centre Prouvençal, e di qui il fermento di riscoperta della civiltà provenzale alpina in Italia.
Una vicenda estremamente curiosa che ha visto la pluriclasse di S. Lucio essere al centro di iniziative, quali la nascita dell'unica compagnia di teatro in lingua provenzale in Italia "Teatre Coumboscuro" e l'incredibile relazione di studio con oltre venti Università europee e del mondo. La scuola è stata e continua a essere al centro di scambi e di relazioni con scuole Friulane, Trentine, Lombarde e della Regione Provenza. Anche il "maestro" d'Italia, Mario Lodi, si è interessato alla pluriclasse di Coumboscuro ed in occasione della pubblicazione dei metodi di insegnamento della lingua provenzale nella scuole dell'obbligo è intervenuto con decisione a sostegno dell'insegnamento plurilingue applicato in via sperimentale a S. Lucio.
Oggi la "scuoletta" di Coumboscuro continua ad essere laboratorio didattico e punto di interesse per ricercatori e reportages giornalistici. Dopo la straordinaria visita di Folco Quilici "Ritornerò sempre con piacere a ritrovare l'emozione della vostra poesia" e di numerosi giornalisti ed emittenti radiotelevisive europee, è stata la rete SKY, che recentemente ha dedicato uno speciale trasmesso via satellite per il programma "Marco Polo".
La storia della pluriclasse di Coumboscuro è narrata nel libro "NOSTO POUESIO - cinquant'anni di poesia di una pluriclasse alpina", prima antologia poetica in lingua provenzale scritta e prodotta dai bambini di una scuola pubblica in Italia. Il libro è frutto di una coedizione tra la Provincia di Cuneo - Ass. alla Cultura e Coumboscuro Centre Prouvençal. (vedi catalogo)
Un film sulla Escolo
La raccolta di poesie ha ispirato la realizzazione di un film ora in lavorazione, che narra gli ultimi cinquant’anni della “Escolo di Coumboscuro”. La regia è stata affidata a Sandro Gastinelli. Al film hanno partecipato circa 250 abitanti delle valli alpine tra Piemonte e Provenza e sono “voci di poesia” Dori Ghezzi, Lella Costa, Moni Ovadia, Toni Servillo, Gianmaria Testa, Claudio Bisio, Stefania Belmondo, Giovanni Lindo Ferretti, Paolo Conte, Antonella Ruggiero.
Il futuro della Escolo
L’anno scolastico 2006/2007 è l’ultimo anno di attività “ufficiale” per la “Scuola elementare di Santa Lucia di Monterosso Grana” nota come “Escolo de Sancto Lucio de Coumboscuro” in quanto per lo Stato italiano non esiste più: la Direzione scolastica di Caraglio e valle Grana ha preso la decisione di sopprimerla togliendosi il sassolino dalla scarpa e un “evidente fastidio”.
Lo stesso anno si è costituita l’associazione “Escolo de Sancto Lucio de Coumboscuro” , in cui sono presenti genitori, vecchi allievi, estimatori, sostenitori dall’Italia e dall’estero. L’associazione ha così costituito il più piccolo Istituto Scolastico in Italia e, si ritiene, d’Europa. Composto da tre allievi che frequentano sia le scuole medie che le elementari, otto insegnanti per tutte le materie, una sola aula (l’aula che da 1800 ha accolto generazioni di scolari).
Nuovi destini per l’Escolo
“Università della lingua provenzale alpina”
Il ritorno del prof. Gilardino in Italia, dopo una carriera svolta presso le Università di Milano, Harvard, Montreal, ha conciso con il suo personale interessamento verso le realtà linguistiche minori presenti sul territorio della Regione Piemonte. Dopo il monumentale “Grande Dizionario della lingua Walzer”, il prof, Giardino si è interessato alla realtà della “Escolo de Coumboscuro” ed ha promosso un progetto di grande fascino: realizzare il primo Dizionario della Lingua Provenzale in Italia. Al centro del progetto la “Escolo de Coumboscuro”, che realmente diventa sede di una (così è stato comunicato) “Università della lingua provenzale” (a cui l’Escolo porterà la sua lunga esperienza ed il proprio apporto con alunni ed insegnanti) con ramificazioni nelle 13 valli delle Api del Sud Piemonte confinanti con la Provenza: ogni valle ospiterà quindi una sede della “Università della Lingua Provenzale”, per lo studio e la rivalutazione della lingua, con laboratori, lezioni e attività di conferenze ed incontri.
Il progetto è stato realizzato e depositato presso l’Unione Europea, la Regione Piemonte, la Provincia di Cuneo, i comuni alpini ella zona linguistica provenzale in Italia.
Avvio preliminare: alcune prime riunioni di confronto si sono svolte per incontrare la gente del territorio alpino interessato: la partecipazione è stata ottima, così come l’interesse di partecipare ad un progetto tanto originale quanto importante. A tutt’oggi, considerato l’entusiasmo generale, sono già state avviate le prime liste di adesione spontanee delle popolazioni al progetto e il prof. Giardino ha già così potuto fornire una scheda linguistica con i primi lemmi da analizzare.